mercoledì 7 ottobre 2020

AMORE E PSICHE II


 

Fuoco e carta vetrata su legno
100x60 cm




Questo quadro inerente al mito di Amore e Psiche conclude una serie di tre opere.
La tecnica è quella del legno bruciato e grattato, come l’opera omonima che ha come soggetto Amore; in questa è raffigurata Psiche, di spalle anch’essa e nell’atto di smascherare il dormiente Amore, come è narrato nel mito.
Psiche con la mano destra, simbolicamente quella della razionalità e dell’azione, taglia la corda della maschera di Amore; questa azione però è spinta dall’irrazionalità, perché sono state le sorelle di Psiche ad invogliarla a conoscere l’identità dell’amante misterioso, sfidando così la fiducia del dio.
La mano sinistra rappresenta la parte emotiva in modo terreno perché, simbolicamente, è la mano che regge lo scudo e protegge il cuore; in quest’opera la ragazza regge il lume con questa mano, rappresentando quindi una ricerca della verità che però è fatta in modo irrazionale e superficiale, che può portare solo alla cupidigia; per questo motivo Amore si offese a tale gesto.

 

IL VELO LEVATO

giovedì 25 aprile 2019

RINASCITA (IL VELO DELLA CREAZIONE II)







Marmo bianco statuario di carrara
50x30x20 cm


La scultura fa parte di una serie di opere raffiguranti stessa tematica.
La figura femminile, parzialmente coperta dal velo, rappresenta il concetto di creazione attraverso la sua iconografia.
Il velo scopre la figura protesa verso l’alto, come a volersi svegliare e liberare; questo la rende un’allegoria della Creazione, perché il velo rappresenta il buio, ciò che cela, mentre la figura femminile rappresenta ciò che viene scoperto.
In particolare questa opera ha come titolo "Rinascita", si tratta infatti dell'evoluzione della scultura precedente, essendo impostata verticalmente.










martedì 24 luglio 2018

L’ARTISTA








Terracotta
80x40x40 cm



Questa scultura raffigura una mano che punta verso l’alto; è l’emblema dell’artista, la mano è colei che agisce e crea, guidata dalla razionalità e dall’idea di chi crea l’opera d’arte.
L’artista è colui che eleva con la sua arte, per questo il soggetto indica verso l’alto.





                                                






lunedì 25 settembre 2017

IL VELO DELLA CREAZIONE




Marmo bianco di Carrara,
120x50x40 cm

La scultura raffigura una figura femminile distesa su un fianco, parzialmente coperta da un velo: esso rappresenta in "velo della creazione", il quale, filosoficamente, copre e nasconde l'essere rendendolo "non essere". 
l'opera è un'allegoria della creazione, poiché la figura è rappresentata nella fase della "nascita", infatti sta girando il capo verso di noi e si rivolge verso la luce.





sabato 16 settembre 2017

AMORE E PSICHE





Fuoco e carta vetrata su legno,
100x60 cm.

L'opera raffigura il mito di Amore e Psiche, dove la figura femminile è rappresentata da una farfalla (psyché = farfalla in greco, ma significa anche "anima"). 
In alcune opere antiche la figura di Psiche ha ali di farfalla, in altre invece, la ragazza dona il fragile lepidottero ad Amore (come in una celebre scultura di Canova).
La farfalla rappresenta anche l'anima della ragazza, che viene quindi donata al suo amato per l'eternità. 


IL MITO DI AMORE E PSICHE

Nel mito greco si narrano le vicende di Psiche, la più giovane e più bella di tre sorelle.
La sua bellezza suscitò l’ira della dea Venere, per questo motivo chiese ad Amore di farla innamorare di un uomo umile e comune.
Amore appena la vide se ne innamorò e decise di portarla al suo palazzo, ma si mascherò per non rivelarle la sua identità: Psiche si innamorò a sua volta del giovane misterioso.

La curiosità di Psiche era tanta, con l’intento di svelare l’identità del giovane decise di intrufolarsi nella sua stanza nel cuore della notte e di smascherarlo.
Psiche entrò nella stanza, la sua lanterna illuminava il viso del giovane, quando ad un tratto venne svegliato da una goccia di olio bollente caduto dalla lanterna della bella Psiche.
Amore fu così deluso dalla giovane che decise di abbandonarla.
La ragazza cominciò a vagare disperatamente in cerca del suo amato, fino a giungere al palazzo di Venere.
La dea decise di sottoporla ad alcune prove: dividere un mucchio di semi per specie, recuperare la lana delle pecore dal vello d’oro, scalare un monte per riempire delle ampolle da una fonte sacra ed infine andare negli inferi e chiedere a Proserpina di mettere in un vaso un po’ della sua bellezza.

Dopo aver superato tutte queste prove. La ragazza non si ritrovò bella come prima, perché ormai esausta, così decise di aprire il vaso che conteneva la bellezza di Proserpina.
Le era stato raccomandato di non aprirlo mai perché sarebbe morta all’istante, invece aprendolo cadde in un sonno profondo.

Amore cominciò a cercarla dappertutto, perché aveva nostalgia della sua amata Psiche, la trovò distesa a terra, la sollevò e la punse con una delle sue frecce per svegliarla. Amore la portò da Zeus, chiedendogli di farla diventare immortale; Il dio acconsentì e le fece bere un bicchiere di ambrosia: una volta raggiunta l’immortalità Psiche divenne la moglie di Amore, ebbero una figlia che chiamarono Voluttà.



mercoledì 13 settembre 2017

martedì 12 settembre 2017

ANGELO CUSTODE








Fuoco e carta vetrata su legno,

200x90 cm

L’opera rappresenta un angelo che sorregge una figura femminile, resa con dimensioni minori rispetto alla figura dell’angelo retrostante, proprio perché appartengono a due realtà differenti; una reale e l’altro trascendentale.
Per lo stesso motivo, le due figure sono rese in modo differente, infatti, la figura dell’angelo risulta più scura, quasi nella penombra, mentre quella reale, la ragazza, è stata portata maggiormente alla luce, facendola risultare più chiara.
L’angelo è planato dal cielo prendendo al volo la ragazza, come per salvarla, ed è rappresentato nella fase che precede il salto, quello che li riporterà verso l’alto, nella dimensione trascendente.
La tecnica in quest’opera è in fase sperimentale; consiste nell'annerire con un bruciatore a gas una superficie lignea, in questo caso un pannello di compensato, e utilizzando la carta vetrata per togliere gradualmente la parte di legno bruciata e annerita dal fuoco, portando in luce le figure.

ARDO





Acrilico su tela, 100x80cm, 2016

L'opera rappresenta un fuoco vivace e acceso che prende quasi tutta la superficie del quadro; il titolo "Ardo" fa pensare ad un fuoco interiore, proprio dell'artista, che lo spinge a creare con entusiasmo le sue opere, che non sono altro che la materializzazione del suo istinto e della sua natura.


AMORE E PSICHE II

  Fuoco e carta vetrata su legno 100x60 cm Questo quadro inerente al mito di Amore e Psiche conclude una serie di tre opere. La tecnica è qu...