Fuoco
e carta vetrata su legno,
200x90
cm
L’opera
rappresenta un angelo che sorregge una figura femminile, resa con dimensioni
minori rispetto alla figura dell’angelo retrostante, proprio perché
appartengono a due realtà differenti; una reale e l’altro trascendentale.
Per
lo stesso motivo, le due figure sono rese in modo differente, infatti, la
figura dell’angelo risulta più scura, quasi nella penombra, mentre quella
reale, la ragazza, è stata portata maggiormente alla luce, facendola risultare
più chiara.
L’angelo
è planato dal cielo prendendo al volo la ragazza, come per salvarla, ed è
rappresentato nella fase che precede il salto, quello che li riporterà verso
l’alto, nella dimensione trascendente.
La
tecnica in quest’opera è in fase sperimentale; consiste nell'annerire con un bruciatore a
gas una superficie lignea, in questo caso un pannello di compensato, e utilizzando la carta vetrata per togliere gradualmente la
parte di legno bruciata e annerita dal fuoco, portando in luce le figure.
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