lunedì 25 settembre 2017

IL VELO DELLA CREAZIONE




Marmo bianco di Carrara,
120x50x40 cm

La scultura raffigura una figura femminile distesa su un fianco, parzialmente coperta da un velo: esso rappresenta in "velo della creazione", il quale, filosoficamente, copre e nasconde l'essere rendendolo "non essere". 
l'opera è un'allegoria della creazione, poiché la figura è rappresentata nella fase della "nascita", infatti sta girando il capo verso di noi e si rivolge verso la luce.





sabato 16 settembre 2017

AMORE E PSICHE





Fuoco e carta vetrata su legno,
100x60 cm.

L'opera raffigura il mito di Amore e Psiche, dove la figura femminile è rappresentata da una farfalla (psyché = farfalla in greco, ma significa anche "anima"). 
In alcune opere antiche la figura di Psiche ha ali di farfalla, in altre invece, la ragazza dona il fragile lepidottero ad Amore (come in una celebre scultura di Canova).
La farfalla rappresenta anche l'anima della ragazza, che viene quindi donata al suo amato per l'eternità. 


IL MITO DI AMORE E PSICHE

Nel mito greco si narrano le vicende di Psiche, la più giovane e più bella di tre sorelle.
La sua bellezza suscitò l’ira della dea Venere, per questo motivo chiese ad Amore di farla innamorare di un uomo umile e comune.
Amore appena la vide se ne innamorò e decise di portarla al suo palazzo, ma si mascherò per non rivelarle la sua identità: Psiche si innamorò a sua volta del giovane misterioso.

La curiosità di Psiche era tanta, con l’intento di svelare l’identità del giovane decise di intrufolarsi nella sua stanza nel cuore della notte e di smascherarlo.
Psiche entrò nella stanza, la sua lanterna illuminava il viso del giovane, quando ad un tratto venne svegliato da una goccia di olio bollente caduto dalla lanterna della bella Psiche.
Amore fu così deluso dalla giovane che decise di abbandonarla.
La ragazza cominciò a vagare disperatamente in cerca del suo amato, fino a giungere al palazzo di Venere.
La dea decise di sottoporla ad alcune prove: dividere un mucchio di semi per specie, recuperare la lana delle pecore dal vello d’oro, scalare un monte per riempire delle ampolle da una fonte sacra ed infine andare negli inferi e chiedere a Proserpina di mettere in un vaso un po’ della sua bellezza.

Dopo aver superato tutte queste prove. La ragazza non si ritrovò bella come prima, perché ormai esausta, così decise di aprire il vaso che conteneva la bellezza di Proserpina.
Le era stato raccomandato di non aprirlo mai perché sarebbe morta all’istante, invece aprendolo cadde in un sonno profondo.

Amore cominciò a cercarla dappertutto, perché aveva nostalgia della sua amata Psiche, la trovò distesa a terra, la sollevò e la punse con una delle sue frecce per svegliarla. Amore la portò da Zeus, chiedendogli di farla diventare immortale; Il dio acconsentì e le fece bere un bicchiere di ambrosia: una volta raggiunta l’immortalità Psiche divenne la moglie di Amore, ebbero una figlia che chiamarono Voluttà.



mercoledì 13 settembre 2017

martedì 12 settembre 2017

ANGELO CUSTODE








Fuoco e carta vetrata su legno,

200x90 cm

L’opera rappresenta un angelo che sorregge una figura femminile, resa con dimensioni minori rispetto alla figura dell’angelo retrostante, proprio perché appartengono a due realtà differenti; una reale e l’altro trascendentale.
Per lo stesso motivo, le due figure sono rese in modo differente, infatti, la figura dell’angelo risulta più scura, quasi nella penombra, mentre quella reale, la ragazza, è stata portata maggiormente alla luce, facendola risultare più chiara.
L’angelo è planato dal cielo prendendo al volo la ragazza, come per salvarla, ed è rappresentato nella fase che precede il salto, quello che li riporterà verso l’alto, nella dimensione trascendente.
La tecnica in quest’opera è in fase sperimentale; consiste nell'annerire con un bruciatore a gas una superficie lignea, in questo caso un pannello di compensato, e utilizzando la carta vetrata per togliere gradualmente la parte di legno bruciata e annerita dal fuoco, portando in luce le figure.

ARDO





Acrilico su tela, 100x80cm, 2016

L'opera rappresenta un fuoco vivace e acceso che prende quasi tutta la superficie del quadro; il titolo "Ardo" fa pensare ad un fuoco interiore, proprio dell'artista, che lo spinge a creare con entusiasmo le sue opere, che non sono altro che la materializzazione del suo istinto e della sua natura.


SPIRITO






Acrilico, piombo e stoffa su tela,
60x70 cm (tre tele da 20x60 cm).

La figura porta una mano destra al petto, la mano della forza e della razionalità, dove sta il cuore, sede dello spirito interiore, in più, l’archetipo del femminile con questo gesto, sente il bisogno di un centro di fortezza e sicurezza.
I due panneggi laterali seguono due linee di forza che convergono in basso, formando un triangolo verso il basso, come fosse un veicolo di un qualcosa che scende dall’alto e che vuole manifestarsi e rendersi vivo tramite il femminile.

I colori predominanti sono il nero, l’oro, il bronzo e l’argento: il nero rappresenta l’oscurità intesa come oblio, come buio, come tenebra nella quale tutto è celato e invisibile, dove, la luce dei colori metallici, che peraltro riflettono, escono e rivelano il soggetto e i suoi significati.

AMORE E PSICHE II

  Fuoco e carta vetrata su legno 100x60 cm Questo quadro inerente al mito di Amore e Psiche conclude una serie di tre opere. La tecnica è qu...